What the sigma? Piccola guida allo slang Gen-Alpha
Hai mai pensato di capire sempre meno quello che si dicono ə ragazzə tra i 10 e i 13 anni? Siamo nella stessa barca, ma ti posso aiutare.
Illustration © Nutshell Animation
Ciao e bentrovatə! Oggi sul menu abbiamo un’uscita un po’ sbarazzina ma che per molti genitori della mia generazione sarà utilissima. Oh, poi anche se non hai figli ma sei nonnə, ziə, tutorə, educatorə, fratello o sorella maggiore (natə non dopo il 2005 però), può essere un’uscita utile per la tua sopravvivenza quotidiana. E se no, avrai qualcosa di curioso da raccontare alla prossima cena con lə amicə.1
È cosa arcinota che ogni generazione di giovanissimi ha il suo slang, che deve necessariamente essere a) il più possibile incomprensibile e fastidioso per chi ha più di 30 anni e b) funzionare da “collante generazionale” dando la possibilità di riconoscersi reciprocamente in uno stesso frame socioculturale di riferimento. Siti come Urban Dictionary (o Slengo in Italia) aiutano i malcapitati delle generazioni meno recenti a capirci qualcosa, esemplificando anche l’uso di determinati termini in frasi di senso compiuto.
Rispetto allo slang delle generazioni precedenti, però, quello tipico della Gen-Alpha (nati dopo il 2012) ha alcune caratteristiche fondamentali in più: è fortemente globalizzato - include cioè molte espressioni non tradotte derivate direttamente dall’inglese - e prende la maggior parte dei suoi significanti dalla meme culture, dal gaming online, dal gergo della trap americana e (purtroppo) da alcuni concetti tristemente noti nella manosphere. Questo non significa che i preadolescenti di oggi frequentino effettivamente la manosphere, ma che i temi cari al mascolinismo vengano trasmessi per osmosi in modo anche scherzoso e decontestualizzato ma comunque preoccupante ai ragazzi (intendo proprio soprattutto ai maschi) tramite youtuber o tiktoker apparentemente innocui.
Illustration © DaFuq!?Boom!
Allora dai: vado subito con un po’ di “glossario Gen-Alpha”, che non ti voglio rubare troppo tempo. Qui sotto ho messo un po’ di termini di uso comune: non sarà mai esaustivo perché questi diabolici giovanissimi ne tirano fuori una nuova ogni mese (per non parlare del fatto che alcuni di questi termini provengono anche dalla generazione precedente), e contemporaneamente so già che mi dirai “mio figlio o mia figlia non ha mai detto questa cosa”, perché ho inserito anche termini usati prevalentemente oltreoceano… ma vedrai che se li interroghi a bruciapelo sapranno benissimo di cosa stai parlando. A mia esperienza, conoscono meglio queste parole degli epiteti o dei patronimici nei poemi epici omerici.
BAE - Acronimo di “Before Anyone Else”, è un modo per dire che una persona ti sta a cuore più di ogni altra cosa, che sia il tuo ragazzo/a o il tuo migliore amico/a.
BRUH - Come “Bro”, ma più strascicato. Usato continuamente, anche solo come intercalare, tipo “Sto tryhardando ma non ci riesco” - “Bruh.”
BUFU - “By us, fuck” (“per noi è un vaffanculo”), onestamente non l’ho ancora sentita dal vivo, ma l’ho vista scritta.
CAP/NO CAP/CAPPARE - La storia del cappare è una di quelle più bizzarre. Cappare vuol dire mentire, dire una bugia. “Cap” è la bugia, “No Cap” vuol dire “non sto dicendo balle”. Termine slang afroamericano reso popolare nei pezzi trap di Young Thug. Vale anche con l’emoji 🧢 o 🚫🧢.
CHAD/CHADDONE/GIGACHAD - Il chad è il prototipo del maschio dominante secondo le teorie diffuse nella maschiosfera. I ragazzini lo usano come sinonimo di uno che “è un figo” o comunque “ha i muscoli”.
CHILL/CHILLARE - Vabbè questo è abbastanza chiaro, chillare equivale a rilassarsi, ma per il Gen-Alpha è un diritto inalienabile che non può in nessun modo essergli tolto. Se ti dice che sta chillando non ci sono santi. Il protettore di tutti quelli che chillano è il meme del cagnolino “Chill Guy”.
CRINGE - Una cosa o una persona imbarazzante, ma che fondamentalmente non si rende nemmeno conto di esserlo. Principalmente, un qualsiasi adulto.
CRUSH/CRUSHARE - La crush è quello che ai tempi di mia nonna si chiamava “il filarino”. La persona per cui hai una cotta. Se stai crushando, in genere vivi uno stato di alti e bassi emotivi che lèvati.
DOPE - Figo. Sinonimo di cool (ormai obsoleto) o di sick (meno obsoleto ma comunque più Gen-Z).
FANUM TAX - Questa credo sia popolare solo oltreoceano e deriva da Fanum, uno streamer molto seguito su Twitch che ha questa gag di fregare un certo ammontare di cibo (patatine, merendine o quant’altro) agli amici che mangiano. Abitudine corrente tra i giovanissimi che passano e prelevano una fanum tax, cioè una “tassa sugli snack” perché “tra amici si deve condividere”.
FLEX/FLEXARE - Si flexa il muscolo per evidenziarlo, ma per estensione si flexa anche una felpa o un paio di sneakers nuove, insomma si sbatte in faccia al prossimo il proprio privilegio.
GOAT - Acronimo di “Greatest Of All Time”. Se pensavi che fosse una capra, ecco, no.
GUCCI - Una cosa figa è “gucci”. Anche usata nella frase “Io gucci, tu ciucci”.
GYAT - Anche questa non l’ho ancora sentita arrivare da noi, ma oltreoceano pare usatissima dai giovanissimi anche in modi molto fuorvianti. Letteralmente è l’acronimo di “Girl, Your Ass Thicc” (hai un culo enorme, inteso come complimento pure un po’ sgrammaticato)2. Quindi non è una cosa molto appropriata da dire in certi contesti.
KAREN - Qualsiasi donna sopra i 35 che si prende a cuore le cose, litiga e discute rompendo le palle al prossimo è una karen. Le madri e le professoresse sono le karen per eccellenza.
MAXXARE - Rendere qualcosa migliore, tipo perfezionare un avatar di gioco dandogli skin più esclusive. Deriva purtroppamente dai looksmaxxers della manosphere.
MEWING - La pratica di esercitarsi a “scolpire la mascella” per somigliare a un vero chad, caldeggiata dai looksmaxxers di cui sopra. In realtà è più che altro un gesto, che vedete fare a tutti i ragazzini delle elementari e delle medie: prima ti appoggi un paio di volte l’indice sulla bocca chiusa con uno sguardo stile The Rock quando alza il sopracciglio3, poi lo passi sulla mascella da sotto l’orecchio fino al mento, sempre sollevando un po’ il sopracciglio. Un gesto tipico dei rizzler, che però è anche interpretabile come uno scortese “stai zitto, sono troppo occupato a essere figo”.
N00B - Anche “niubbo”, uno che non ha esperienza, che non sa le cose e quindi automaticamente un perdente (dal mondo del gaming).
OHIO - Proprio lo stato del Midwest. L’Ohio è diventato sinonimo di tutto ciò che è bizzarro, strambo, poco credibile. Una cosa è “ohio” se è incomprensibile e surreale.
RIZZ/RIZZLER - Rizz è il carisma (proprio un pezzo della parola inglese, cha-rizz-ma). Il Rizzler è una persona che ha talmente tanto rizz che tutti cadono ai suoi piedi (l’esempio vivente è il meme “The Rizzler”). Faccio sommessamente notare che “rizz” è stata parola dell’anno 2023 secondo l’Oxford Dictionary.
SCULARE - Avere culo, cioè fortuna (“Ho sculato di brutto, non mi ha interrogato”).
SHIP/SHIPPARE - Questo è abbastanza vecchio, ma ancora usato: shippare sta per “fare il tifo” perché due persone formino una coppia. Come dire, essere fan di una coppia (una ship, cioè una relationship) che magari ancora non esiste ma si auspica che si formerà.
SIGMA - Sigma è tutto ciò cui il ragazzino medio aspira. Il maschio sigma infatti è ancora più figo del maschio alpha, nella vulgata mascolinista. È il maschio outsider, il bassista carismatico, quello silenzioso e distaccato che ha un rizz naturale, e che vive e opera al di fuori degli schemi. “Sigma” diventa anche un intercalare molto usato, anche nelle varianti “Sigma boi” o “What the sigma” (usato un po’ per dire “Che cazzo dici”).
SIMP - Una persona simp NON è una persona genericamente simpatica, ma - in un modo stranamente specifico - una persona che si prende cura di me quando sono in difficoltà.
SIUMM - Esclamazione di incontenibile gioia e trionfo da cui anche il verbo “siummare” (derivato a quanto ho capito da un vecchio modo di esultare in campo di Cristiano Ronaldo).
SKIBIDI - Skibidi essenzialmente non vuol dire un cazzo,4 però è molto usato. Anche nella variante cantata “Brrr Skibidi dop dop dop yes yes”. Skibidi comunque non è qualcosa di figo ma è tendenzialmente usato per riferirsi a qualcosa di squallido o di inquietante, un po’ come gli Skibidi Toilet.
SNITCH/SNITCHARE - Dal verbo inglese to snitch, fare la spia. Niente è più imperdonabile tra i ragazzi di snitchare qualcosa ai prof o ai genitori di un amico.
SUS - Abbreviazione di suspicious, cioè “sospetto”. Deriva dal gergo del gioco Among Us. Sus è tutto ciò che si fa difficoltà a credere e sul quale dobbiamo ancora indagare.
TRYHARD/TRYHARDARE - Si tryharda (cioè si “prova con tutte le forze”) solitamente a superare il livello di un videogame. Ma si tryharda anche a fare le espressioni di matematica: è tutto un tryhardare.
TWERK/TWERKARE - Il twerking è quella movenza di fondoschiena tipica di alcuni balli resa celebre in Italia da Elettra Lamborghini. Io non so perché, ma i preadolescenti di oggi twerkano tutti come dei pazzi, ma ho il sospetto che il twerk sia stato reso celebre anche da un famoso episodio dei Teen Titans in cui Robin, Bibi, Corvina, Stella Rubia e Cyborg “scuotono il sederino”.
WAVE - Una cosa wave è una cosa di moda, che spacca in questo momento.
💀 ⚰️ 🫠 🫶🏻 🥶 🥹 - Piccola appendice sugli emoji: fate molta attenzione a non rispondere ai messaggi di un preadolescente con emoji come il pollice in su, il cuore, la faccia con gli occhi a cuore o - peggio del peggio - con la faccia che ha le lacrime dal ridere o quella che ha le lacrime dal ridere ed è pure un po’ inclinata. Sono assolutamente tutte emoji cringe che non vengono più usate. Al loro posto il teschio o la bara (“morto dal ridere”), la faccina sciolta (multifunzione, non ho ancora capito benissimo ma va bene un po’ per tutto), il cuore con le mani (al posto del cuore rosso tradizionale), la faccia ghiacciata (per esprimere quanto sei cringiato), la faccia con gli occhioni da gatto di Shrek (al posto di qualsiasi faccia triste o con le lacrime). Oppure rispondete direttamente con gli sticker, che i preadolescenti creano sulla base dei meme e si scambiano su WhatsApp in modo carbonaro.5
Illustration © GLITCH
Le sapevi tutte? GOAT! Non ne sapevi nemmeno una (o solo una, la più facile: cringe)? Rientri perfettamente nella normalità! Me ne vuoi dire altre che non ho messo qui? Accomodati, esiste la chat di Patrilineare per farlo.
Postilla: le immagini che accompagnano questa uscita sono tre frame da altrettanti enormi successi animati “di nicchia” (almeno tra i Gen-Alpha). Il primo è Nutshell Animations, un animatore canadese che ha fatto fortuna su YouTube e TikTok con degli short grezzi ma ricchi di idee e soprattutto fortemente memabili tra i giovanissimi. Il secondo è Skibidi Toilet - la web serie su YouTube più chiacchierata degli ultimi anni in cui una popolazione di teste canterine che escono dai WC entrano in guerra con umanoidi con la testa a schermo televisivo o simili (presto un film di Michael Bay). L’ultimo è The Amazing Digital Circus, una serie prodotta da uno studio indipendente (GLITCH) che mescola personaggi alla Cartoon Network con le atmosfere da creepypasta e ambientazioni tra le backrooms e una sorta di post-vaporwave coloratissimo (pensa a un incrocio tra Twin Peaks e Severance, ma per preadolescenti).6
Linkando qua e là
Articoli, post, notizie che mi hanno fatto pensare “aspetta che me lo segno per Patrilineare”… E se le notizie non sono qui, non disperare: a volte ce le scambiamo sulla chat di Patrilineare!
Beyoncé ai Grammy Award 2025 - Photo by Kevin Winter / Getty Images
C’è una cosa che non vorrei più fare in questo 2025, ed è star dietro al caos di dichiarazioni e ordini esecutivi di Trump. L’effetto - voluto - di questo caos è il costante disorientamento e un’isterica quanto sterile indignazione. Abbiamo bisogno di pensare a come cambiare le cose, non di abbaiare alle azioni di uno che più abbaiamo e più se la ride. Ed è quello che in fondo dice anche la “nostra” Judith Butler sul Guardian parlando dell’effetto del programmatico sadismo trumpiano.
Lorenzo Todesco su InGenere applica la lente del genere alla criminologia a partire dal suo libro Interazioni fatali. Uomini e donne che uccidono in Italia.
su The Wom ci racconta i Broligarchi, gli sfigati che nel loro disperato bisogno di sembrare cool si allineano al bullo della scuola.
Educazione sessuale a scuola? La fa Teen Star, ma con qualche piccola “curvatura” verso l’astinenza. Seguono (giustamente) interrogazioni parlamentari.
ha dedicato un’uscita di Kairos alle origini del patriarcato secondo Roberto Vecchioni. Lettura molto interessante (il post è frutto di una collaborazione con l’antropologa ).
Rosa Parks non è solo “quella che nel 1955 non ha ceduto il posto sul bus a una persona bianca”, ma ha una lunga storia di contrasto alla violenza di genere sistemica, all’incrocio tra razzismo, sessismo e “misogineria” (vabbè l’ho tradotto di merda, perdonami).
Da Famiglie Arcobaleno, una di quelle notizie che dovrebbero fare vergognare moltissimo (ma inspiegabilmente non lo fanno): dall’ONU record di raccomandazioni all’Italia sui diritti LGBTI.7
Il processo contro Luis Rubiales in Spagna sta scuotendo l’ambiente sportivo. Speriamo possa essere il veicolo per un cambiamento culturale.
Beyoncé e il suo discorso ai Grammy Awards, analizzato da Janell Hobson su Ms. Magazine. Cowboy Carter è album dell’anno per molti motivi…
L’Italia è un paese razzista di Anna Curcio è un libro fondamentale per capire le radici del razzismo e le sue manifestazioni contemporanee nel Belpaese. Ne parla Youssef Moukrim su Il Tascabile.
Fuori ora il primo album di figurine Panini delle calciatrici!
Doppio standard di Meta sulla pornografia: se sei un privato te la censurano, ma se ci fai le sponsorizzate Zuck chiude un occhio, anzi due. Lo racconta Roberto Pizzato su Wired.
Via i termini relativi all’identità di genere dai paper scientifici: questo rischia di creare un enorme problema nella ricerca scientifica secondo Nature.
#sempre25novembre è un progetto di Sorgenia con Associazione Pangea, Parole O-Stili e Differenza Donna che prova ad applicare il concetto di gamification alla prevenzione della violenza di genere: puoi scegliere una delle storie interattive e provare a vedere come le tue scelte influenzeranno la realtà.
Su Collettiva, un interessante dialogo a tre voci sui femminismi di ieri e di oggi.
Bulli si nasce o si diventa? Su Left, un’analisi sulla prevenzione e la gestione dei fenomeni di bullismo.
Il gran bazar dello stupro digitale: un titolo un po’ sensazionalistico per un pezzo di Eugenia Nicolosi su L’Espresso che però centra il punto. Questo è un mondo sommerso che andrebbe maggiormente monitorato.
DEI: e adesso cosa ne facciamo? È la domanda provocatoria di Riccardo Maggiolo su Huffington Post che racconta luci ed ombre delle politiche DEI - a volte negli ultimi anni adottate dalle aziende in maniera “pelosa” - e sottolinea quali errori non dovranno più essere fatti quando il pendolo della storia oscillerà nuovamente a sinistra.
Cosa mi gira in testa?
In questi giorni ho avuto modo di vedere alcuni film di cui si sta parlando molto. Uno è decisamente una sonora e clamorosa stronzata, nonostante ci sia una splendida Nicole Kidman. Si chiama Babygirl e qui è dove ti sconsiglio di vederlo. Un altro magari non è un capolavoro ma è un’esperienza musicale totalizzante e - per me - molto affascinante, anche per come è tratteggiato il protagonista maschile, uno degli uomini più enigmatici - e diciamo pure stronzi - del mondo della musica, Bob Dylan. Si tratta di A Complete Unknown e qui è dove ti straconsiglio di vederlo (in originale). Infine, c’è anche Emilia Pérez, film in cui riponevo grandi speranze, e che quando l’ho visto mi ha deluso sotto molti aspetti (non tutti, ma molti). Al di là delle polemiche, degli scandali e degli evidenti difetti del film, qui è dove ti consiglio di vederlo (ma con un occhio critico sempre ben aperto).8
Carla Sofia Gascòn e Zoe Saldana in Emilia Pérez © Why Not Productions
Tra il Kindle e il comodino la pila di libri che mi osserva si alza sempre più. In questo momento sto dando la priorità al mio amato Falcinelli (Visus), a Piccolo (Son qui: m’ammazzi) e a Simon Reynolds (Polvere di stelle: il glam rock dalle origini ai giorni nostri). Grazie a Lorenzo che mi ha regalato Mostri di Claire Dederer, prossima lettura! In cuffia, senza sosta, Balloonerism di Mac Miller, un caleidoscopio di hip hop lo-fi e psichedelia che ti fa sentire protetto da un bozzolo di zucchero filato alla cannabis. Peccato solo che si tratti di un album postumo.
È giunto il momento pubblicità: ti ricordo che da questo mese è attivo il programma di referral, che potremmo definire “La raccolta punti di Patrilineare”.9 Funziona così: quando vedi il pulsante “Invita un amico” (questo qui sotto) devi cliccarlo e mandare il link a una persona che potrebbe iscriversi.
Per ogni persona che si iscrive grazie al tuo link, la tua posizione salirà nella leaderboard. E più sali in classifica più premi guadagni.
Se fai iscrivere 5 persone riceverai la Bibliografia
Se fai iscrivere 10 persone riceverai il Glossario + i Dialoghi con Giancoso
Se fai iscrivere 25 persone riceverai il libro Crescere al maschile
Che aspetti? Clicca il bottone e comincia subito! Io mi assicurerò che le pubblicazioni siano aggiornate costantemente. Grazie in anticipo!
Tutto ciò, come sai, prende tempo di lavoro, quindi se mi vuoi lasciare qualcosa su Ko-fi (vedi pulsantone qui sopra) te ne sarò eternamente grato e ti iscriverò nella lista dei GOAT! Alla prossima, prenditi cura di te.
Me ne mancavano un sacco: che boomer! Grazie, me le salvo. Serve un aggiornamento almeno trimestrale, però.
Sempre bello restare aggiornati sulle nuove generazioni, io sono genitrice di 2 ventenni che hanno letto e riso delle mie facce nel leggere questi termini (in grossa parte già utilizzati anche da loro). Però c'è un disappunto riguardo «Letteralmente è l’acronimo di “Girl, Your Ass Thicc” (hai un culo enorme, inteso come complimento pure un po’ sgrammaticato).» Lə miə figliə linguista mi ha spiegato che quella frase non è sgrammaticata, ma segue le regole dell'AAVE (African American Vernacular English), una variante dell'inglese americano con una sua uniformità e autonomia linguistica, e che sia importante riconoscere l'origine di queste espressioni.
Sarebbe tra l'altro molto interessante indagare se alcune di queste espressioni di slang prendono accezioni diverse tra nord e sud 🤔