Ciao, la descrizione di tuo figlio da: "mio figlio è un bambino impegnativo" a "il 95% dei bambini che conosco" potrebbe essere applicata a mia figlia, con la sola (non piccola) eccezione che lei manca un po' di empatia ed è esplosiva, quando si arrabbia non ci vede più. Ha 10 anni e ieri eravamo dalla psicologa della scuola, perché ha problemi ad addormentarsi ma si sono già affacciati problemi con una compagna che si dice terrorizzata da lei.
Abbiamo parlato con i maestri più volte ed abbiamo avuto modo di sapere che la diffidenza sia arrivata anche alle famiglie, ma senza nessuna motivazione plausibile. I maestri non riportano episodi di bullismo, solo gelosie reciproche, e l'unica che ho visto piangere è stata mia figlia, che è stata "rimbalzata" malamente da quella che credeva la sua migliore amica. Ai giardini gioca con il suo gruppetto, le bambine venute a casa sono serene e stanno bene. Insomma un mistero almeno per noi. Ne parlo perché io so che mia figlia non rispecchia la tipica bambina remissiva e subdola (perché come tu sai le femmine non possono essere apertamente aggressive). Conosco le sue difficoltà, non le nascondo a nessuno. Quello che mi dà fastidio è 1) la gente che giudica senza conoscerla, cosa che mi manda fuori dei pazzi, quella sì che un'ingiustizia. 2) la gente che continua a dirmi: stai tranquilla, quando non credo sia possibile, soprattutto perché io quando non capisco una cosa non riesco a farmene una ragione. E non mi sento al sicuro. Racconto perché volevo dirti che ti capisco benissimo, capisco cosa vuol dire. Scusa per il lungo intervento e grazie per l'ascolto.
Alla gente piace moltissimo sparare giudizi a caso e d’altra parte non è facile per nessuno mettere veramente da parte il giudizio come sarebbe opportuno fare se non conosci bene una situazione o una persona (che poi, anche quando conosci bene, giudicare non è mai la cosa migliore da fare). Sui figli, poi, tutti si sentono titolati a dirti di tutto. Ti ringrazio molto per la tua testimonianza: dopo tanti anni (e ovviamente un’altra psicologa) qui da noi è venuto fuori che mio figlio - detto male - è un po’ sfasato nello sviluppo: a una grande crescita fisica e intellettiva non è corrisposta una equivalente crescita emotiva, cioè nella gestione delle emozioni. Per cui per dire alle elementari lui sembrava un ragazzino delle medie, parlava come un adulto ma gestiva le emozioni come un bambino della materna. Un casino. Adesso si sta abbastanza assestando. Anzi, secondo me la crescita intellettiva si è proprio bloccata, e sta però imparando a gestire le emozioni 🤣 Vabbè spero nelle superiori
Per il momento dalla psicologa ci siamo andati noi genitori e non sono stata d'accodo su tutto, ma ho visto un punto di vista diverso.
Però questa cosa che mi racconti sull'analisi fatta dall'osservazione di tuo figlio, molto avanti cognitivamente, ma meno avanti emotivamente non è la prima volta che lo sento. Bambini bravissimi in lettura ma incapaci di gestire un rifiuto, oppure bambine che vanno alle Olimpiadi di matematica ma che non riescono a dormire fuori casa a 10 anni (ti faccio due esempi di compagni di mia figlia). Mi sembra in generale che questo "scollamento" sia diffuso e che forse, ripeto forse, la società abbia un'influenza sul suo andamento. Sarebbe una ricerca da proporre agli studiosi (psicologi, sociologi, ecc.). Ti ringrazio per la chiacchierata e mi complimento per il tuo lavoro, sempre ricco di spunti. Mai smettere di farsi domande!
Ciao, la descrizione di tuo figlio da: "mio figlio è un bambino impegnativo" a "il 95% dei bambini che conosco" potrebbe essere applicata a mia figlia, con la sola (non piccola) eccezione che lei manca un po' di empatia ed è esplosiva, quando si arrabbia non ci vede più. Ha 10 anni e ieri eravamo dalla psicologa della scuola, perché ha problemi ad addormentarsi ma si sono già affacciati problemi con una compagna che si dice terrorizzata da lei.
Abbiamo parlato con i maestri più volte ed abbiamo avuto modo di sapere che la diffidenza sia arrivata anche alle famiglie, ma senza nessuna motivazione plausibile. I maestri non riportano episodi di bullismo, solo gelosie reciproche, e l'unica che ho visto piangere è stata mia figlia, che è stata "rimbalzata" malamente da quella che credeva la sua migliore amica. Ai giardini gioca con il suo gruppetto, le bambine venute a casa sono serene e stanno bene. Insomma un mistero almeno per noi. Ne parlo perché io so che mia figlia non rispecchia la tipica bambina remissiva e subdola (perché come tu sai le femmine non possono essere apertamente aggressive). Conosco le sue difficoltà, non le nascondo a nessuno. Quello che mi dà fastidio è 1) la gente che giudica senza conoscerla, cosa che mi manda fuori dei pazzi, quella sì che un'ingiustizia. 2) la gente che continua a dirmi: stai tranquilla, quando non credo sia possibile, soprattutto perché io quando non capisco una cosa non riesco a farmene una ragione. E non mi sento al sicuro. Racconto perché volevo dirti che ti capisco benissimo, capisco cosa vuol dire. Scusa per il lungo intervento e grazie per l'ascolto.
Alla gente piace moltissimo sparare giudizi a caso e d’altra parte non è facile per nessuno mettere veramente da parte il giudizio come sarebbe opportuno fare se non conosci bene una situazione o una persona (che poi, anche quando conosci bene, giudicare non è mai la cosa migliore da fare). Sui figli, poi, tutti si sentono titolati a dirti di tutto. Ti ringrazio molto per la tua testimonianza: dopo tanti anni (e ovviamente un’altra psicologa) qui da noi è venuto fuori che mio figlio - detto male - è un po’ sfasato nello sviluppo: a una grande crescita fisica e intellettiva non è corrisposta una equivalente crescita emotiva, cioè nella gestione delle emozioni. Per cui per dire alle elementari lui sembrava un ragazzino delle medie, parlava come un adulto ma gestiva le emozioni come un bambino della materna. Un casino. Adesso si sta abbastanza assestando. Anzi, secondo me la crescita intellettiva si è proprio bloccata, e sta però imparando a gestire le emozioni 🤣 Vabbè spero nelle superiori
Per il momento dalla psicologa ci siamo andati noi genitori e non sono stata d'accodo su tutto, ma ho visto un punto di vista diverso.
Però questa cosa che mi racconti sull'analisi fatta dall'osservazione di tuo figlio, molto avanti cognitivamente, ma meno avanti emotivamente non è la prima volta che lo sento. Bambini bravissimi in lettura ma incapaci di gestire un rifiuto, oppure bambine che vanno alle Olimpiadi di matematica ma che non riescono a dormire fuori casa a 10 anni (ti faccio due esempi di compagni di mia figlia). Mi sembra in generale che questo "scollamento" sia diffuso e che forse, ripeto forse, la società abbia un'influenza sul suo andamento. Sarebbe una ricerca da proporre agli studiosi (psicologi, sociologi, ecc.). Ti ringrazio per la chiacchierata e mi complimento per il tuo lavoro, sempre ricco di spunti. Mai smettere di farsi domande!